Il Prosecco rappresenta una storia di successo tutta italiana ed è ad oggi, a volume, tra le tipologie di spumante più vendute al mondo.
Per comprenderne la fama, basa pensare che il Prosecco non è solo uno spumante, ma è anche molto altro.
Spesso la complessità di questo mondo porta i consumatori a confondersi sulla tematica e sulle differenti tipologie di Prosecco esistenti.
Quali sono i tipi di Prosecco?
Per contestualizzare al meglio la tematica è necessaria una suddivisione per parametri:
- area geografica
- grado zuccherino
- perlage.
L’area geografica per classificare il Prosecco
La prima differenziazione quindi riguarda il territorio, che va suddiviso in due zone:
- La DOC; l’area più vasta ed il Prosecco più diffuso.
La sua produzione avviene all’interno di un territorio che comprende 9 provincie, distribuite tra Friuli Venezia Giulia e Veneto: Venezia, Treviso, Padova, Pordenone, Trieste, Udine, Vicenza, Belluno e Gorizia.
La denominazione di origine controllata assicura che il Prosecco venga prodotto tramite standard precisi, garantendo una qualità costante e un carattere distintivo che rispecchia le qualità del territorio più ampio. - La DOCG; è un’area meno estesa rispetto alla DOC, che si riferisce al territorio circoscritto, e qualitativamente più rilevante, delle Colline di Conegliano Valdobbiadene e di Asolo.
L’area di produzione del Prosecco Superiore DOCG è più collinare e montuosa, con una maggiore esposizione al sole e una minore resa per ettaro rispetto alle aree di produzione del Prosecco DOC.
Questo consente una maturazione più lenta e graduale dell’uva, che si traduce in un vino complesso e in un Prosecco di qualità.
Per essere ancora più precisi le aree di Conegliano Valdobbiadene e Asolo vanno suddivise, dati i differenti disciplinari di produzione:- L’area di Conegliano Valdobbiadene Prosecco DOCG si trova nella provincia di Treviso e presenta una serie di rilievi collinari separati da valli percorse da piccoli corsi d’acqua.
- L’area dell’Asolo Prosecco DOCG è in provincia di Treviso, ai piedi del Monte Grappa, a ridosso delle Dolomiti e del Montello.
- L’area di Conegliano Valdobbiadene Prosecco DOCG si trova nella provincia di Treviso e presenta una serie di rilievi collinari separati da valli percorse da piccoli corsi d’acqua.
Le tipologie di Prosecco suddivise per grado zuccherino
Lo zucchero è un elemento fondamentale per distinguere i diversi tipi di Spumante e Prosecco.
La quantità di zucchero presente all’interno di un prosecco determina quindi sia una variazione di gusto che una variazione nei possibili abbinamenti culinari.
Le tipologie di Prosecco per tenore zuccherino sono 6 e sono suddivise qui di seguito dal meno al più dolce:
- Prosecco Brut Nature o Dosaggio Zero
Ha un residuo zuccherino inferiore ai 3 grammi per litro ed è complessivamente il Prosecco più secco. Si può abbinare con sushi, fritture leggere e pesci grassi.
- Prosecco Extra Brut
Ha un residuo zuccherino che si assesta tra 0 e 6 grammi per litro. Questa tipologia di prodotto esalta la vivacità e la fruttuosità delle uve. Asciutto in bocca ma di grande intensità, si accompagna molto bene ad antipasti con salumi e formaggi, crudité e anche a carni bianche e magre.
- Prosecco Brut
Ha un residuo zuccherino non superiore ai 12 grammi per litro. Questo lo rende ottimo con primi piatti leggeri e per accompagnare risotti ai crostacei. Si degusta anche con secondi piatti a base di pesce o carni bianche e come aperitivo con crudité di verdure e formaggi freschi.
- Prosecco Extra Dry
Ha un residuo zuccherino compreso fra i 12 e i 17 grammi per litro. A differenza dei due precedenti, qui iniziano a sentirsi note più dolci. È ottimo se accompagnato a verdure pastellate, paste fredde, formaggi freschi e pesce crudo quali ostriche e scampi.
- Prosecco Dry
Ha un residuo zuccherino compreso tra i 17 ed i 32 grammi per litro. In questa tipologia le note dolci si fanno più evidenti e ne condizionano il gusto. Con il Prosecco Dry è consigliato abbinare frutta candita, pasticceria secca o carpacci di pesce.
- Prosecco Demi-Sec
Ha un residuo zuccherino compreso tra i 32 ed i 50 grammi per litro ed è quindi la tipologia di Prosecco più dolce. Questo aspetto lo rende perfetto in abbinamento con un dessert, pasticceria secca, dolci a base di frutta fresca e secca o macedonie.
Per concludere, vale la pena sottolineare che nel disciplinare del Prosecco DOC sono ammesse le tipologie di Prosecco che vanno dal Brut Nature al Dry, nel Conegliano Valdobbiadene Prosecco DOCG e nell’Asolo Prosecco DOCG, invece, i tipi di Prosecco dall’Extra Brut al Demi-Sec.
Il perlage per distinguere il Prosecco
Come ultimo parametro per suddividere i vari tipi di Prosecco abbiamo il perlage, ossia l’insieme di bollicine che si sviluppano in uno Spumante.
La formazione del perlage avviene attraverso un processo chimico che si sviluppa durante la rifermentazione: la trasformazione degli zuccheri e dei lieviti, infatti, porta alla generazione di anidride carbonica, che rimane intrappolata all’interno della bottiglia.
Quando lo Spumante viene versato l’anidride carbonica torna allo stato gassoso.
Queste bollicine formano la spuma, fino a quando non raggiungono una dimensione critica oltre la quale vengono liberate per lasciare spazio ad altre bollicine che risalgono.
Si forma così il perlage.
Le bollicine sono presenti nella versione Spumante del Prosecco e nella versione frizzante, mentre non sono presenti nella versione ferma.
Qual è la differenza tra vino fermo, frizzante e spumante?
Gli elementi che fanno la differenza in queste tre tipologie di vino sono: la quantità di anidride carbonica e la pressione all’interno della bottiglia.
Vediamo nel dettaglio le differenze:
Vino fermo
L’ anidride carbonica è presente a livelli molto bassi, anche la pressione è bassissima, quindi non sono presenti schiuma e perlage.
Vino frizzante
Si riscontra la presenza di una pressione in bottiglia tra 1 e 2,5 atmosfere. La spuma è presente e risulta più evanescente, mentre le bollicine sono di grandi dimensioni.
Vino spumante
Qui la pressione in bottiglia è di 3-5 atmosfere. La spuma è più compatta, mentre le bollicine sono più sottili rispetto a quelle presenti nel vino frizzante.
Inoltre la pressione è di almeno 3,5 atmosfere, ovvero di 0,5 bar in più rispetto ad uno Spumante normale.