Il Metodo Charmat o Metodo Martinotti è una tecnica di produzione dei vini spumanti che si differenzia da quella usata nel Metodo Classico o Metodo Champenoise.
La differenza principale è che il processo di rifermentazione, ossia colui che determina l’acquisizione dell’effervescenza del prodotto e lo sviluppo della CO2 disciolta all’interno del prodotto stesso, nel Metodo Charmat avviene all’interno di contenitori a tenuta stagna chiamati autoclavi. Nel Metodo Classico, invece, avviene una rifermentazione in bottiglia.
Metodo Charmat
Il Metodo Charmat è un processo di produzione di spumante che nasce da un’idea di Federico Martinotti, direttore dell’Istituto Sperimentale per l’Enologia di Asti, che nel 1895 brevettò il Metodo ed il relativo impianto. Nel 1910 fu Eugene Charmat a registrare il brevetto in Inghilterra, apportandone alcune modifiche.
Per produrre uno spumante con il Metodo Charmat si può partire da una cuvée di vini base. Dopo il normale processo di fermentazione questi vini subiscono una seconda fermentazione nella quale vengono aggiunti lieviti e zuccheri. Durante questa fase i lieviti consumano gli zuccheri e li trasformano in alcool e anidride carbonica, dando vita alle caratteristiche bollicine. Quando il periodo di permanenza sui lieviti si allunga oltre i 9 mesi si parla di Metodo Charmat Lungo.
Le fasi del metodo Charmat
La maggior parte delle fasi della spumantizzazione con il metodo Charmat avvengono in condizioni isobariche, per non disperdere l’anidride carbonica sviluppatasi durante i processi di fermentazione. La sequenza dettagliata per produrre uno spumante Metodo Charmat è la seguente:
- Assemblaggio dei vini base;
- Aggiunta di zuccheri e lieviti selezionati;
- Presa di spuma;
- Travaso e filtrazione in condizioni isobariche;
- Refrigerazione;
- Imbottigliamento isobarico;
- Confezionamento.
Metodo classico o charmat
Il metodo Charmat ha avuto grandissimo successo per la sua velocità ma anche perché la produzione in autoclave si è dimostrata particolarmente adatta ai vitigni più aromatici. Lo spumante Metodo Classico, invece, viene generato da un processo di rifermentazione più complesso e lungo, che porta spesso ad un’evoluzione del profilo aromatico varietale. Il Metodo Charmat quindi ha il vantaggio di essere più veloce, efficiente e di privilegiare la freschezza del prodotto e le eventuali note varietali del prodotto. Si ottengono così vini spumanti più versatili.
Metodo Charmat di Rocca dei Forti
Tutti gli spumanti Rocca dei Forti sono prodotti attraverso il Metodo Charmat e sono il risultato di un processo interno molto rigido, a garanzia di un risultato finale qualitativo. Il processo viene effettuato attraverso rigorosi controlli di conformità su:
- le temperature di fermentazione;
- la scelta dei lieviti per ogni prodotto;
- il periodo di affinamento in autoclave.
Temperature di fermentazione
Per quanto riguarda la fermentazione, più sono basse le temperature e più la risposta in termini di profumi è elegante. Le temperature vanno da un minimo di 16° ad un massimo di 22°. Più si abbassa la temperatura, più la fermentazione si allunga e più il prodotto finale ha doti olfattive e gustative migliori.
Scelta dei lieviti
La scelta di utilizzare lieviti selezionati e specifici per ogni varietà, invece, permette ad ogni varietà di esprimersi al meglio in termini di profumi e di risultato finale.
Periodo di affinamento
Anche la durata dell’affinamento in autoclave incide sulla qualità finale del prodotto. La sosta sui lieviti permette il rilascio nel prodotto di alcuni composti che lo rendono più complesso dal punto di vista gustativo e olfattivo rendendolo più strutturato e più morbido. Inoltre tutte le autoclavi presenti negli stabilimenti Rocca dei Forti sono dotate di agitatori che “agitano” la massa e risospendono le fecce fini per un arricchimento qualitativo, olfattivo e gustativo (bâtonnage) ancora maggiore.